TRAMA
Che gli abitanti di Terre d’Ange discendano dagli angeli non è solo una leggenda: le Tredici Case di piacere su cui il regno si regge ne hanno fatto il centro di ogni cerimonia, di ogni precetto, insieme all’unico insegnamento che i progenitori angelici hanno lasciato loro: Ama a tuo piacimento.
Segnata da un inquietante difetto fisico, Phédre ha la bellezza della sua stirpe, un carattere volitivo, e una fine intelligenza. La sua condizione di schiava le sta giustamente stretta. Se ne accorgerà presto il nobile Anafiel Delaunay, che la riscatterà per educarla a una carriera da spia. Benché infatti l’equilibrio del regno angeline, con le sue raffinatezze occidentali, sia messo in pericolo dai barbari, è nella rete di alleanze interne alle corti che si annida la minaccia più oscura.
PERCHé VE LO CONSIGLIO
Nel Dardo e la Rosa abbiamo: un regno ispirato all’Europa, scosso da minacce storiche che ci sono familiari, pervaso da un affascinante sincretismo religioso; una protagonista che entra nel cuore sin dalla prima pagina, e personaggi comprimari complessi, in cui non è difficile riconoscersi; una vena erotica raffinata, che accontenta i lettori più scettici; una viaggio indimenticabile, odiassiaco, che cambia in profondità; una missione pericolosa nel cuore di un regno barbarico; una magia talmente vaga da confondersi con la suggestione. E poi amore, tradimento, amicizie, morte. Cosucce.
I detrattori della letteratura fantastica hanno da sempre una leggendaria freccia al loro arco, sempre la stessa: la mancanza di realismo; “Cosa posso aspettarmi da storie che si muovono su un piano così astratto?” dicono.
La trilogia della Carey sembra scritta apposta per mettere questa visione davanti alla sua stessa miopia.